La Forma Del Fuoco – Francesca Bianconi Boccassini

Il FUOCO
E’ tra i quattro elementi della cosmogonia emersi dal caos primordiale, il più importante, quello che
contenendo ed essendo energia, da origine a tutti gli altri.
Eraclito infatti indica il fuoco come l’elemento fondamentale”, l’archè, il principio da cui sono
generate tutte le cose. Secondo il filosofo, attraverso la rarefazione e la condensazione il fuoco si trasforma
nei restanti elementi, acqua aria e terra, generando le cose del mondo che hanno, grazie a questi
movimenti, inizio e fine nel medesimo elemento. Il fuoco dunque, è unità dei contrari, genera tutte le cose,
le fa essere, ma le fa anche morire, le distrugge. Nel suo essere in perenne movimento cambia
continuamente mantenendosi al contempo sempre identico a se stesso.
Ciò è ancora accettato: anche la scienza odierna riconosce a questo elemento (il plasma) una fondamentale
importanza, esso ha contribuito alla formazione degli elementi dell’universo, la creazione delle stelle e dei
pianeti dove il fuoco raffreddandosi ha prodotto altri elementi chimici, i metalli, i gas e l’aria, l’acqua e gli
altri elementi solidi. Oggi sappiamo che il plasma costituisce oltre il 90% del’universo.
Nella sfida lanciata, auto-lanciataci nel circolo, di presentare quattro progetti a più mani sugli
elementi della cosmogonia occidentale, come furono identificati dai filosofi della natura greci, abbiamo
affrontato l’ACQUA, poi la TERRA ed ora ci confrontiamo con il tema del FUOCO.
Anche questa volta i soci di Lucis Imago e di Frascarolo hanno realizzato lavori fotografici nati sugli stimoli
emozionali che ha dato il tema, con una interessante ampiezza di sguardi che vanno dall’utilizzazione del
fuoco e delle sue fiamme nella tradizione popolare per scacciare i fantasmi delle notti di inverno e
festeggiare l’arrivo della primavera e il risveglio della natura, alle forme del fuoco che nel buio delle notti
assumono forme paurose o di onirici oggetti.
Ci sono anche riferimenti letterari al fuoco come elemento caratterizzante la passione amorosa
nelle belle immagini in bianco e nero.
E una serie di immagini in cui la postura, l’espressione e la gestualità che si assumono mentre si
fuma sono lo specchio dei nostri pensieri, del nostro stato d’animo. Ma anche il fuoco delle bombe e delle
azioni di guerra nei tristi ricordi di un’anziana. C’è la personalizzazione della vita di un cerino, che da la sua
vita per darci la fiamma in molte attività.
La fiamma del fuoco presente nei vari aspetti della nostra società: mezzo di produzione, elemento
religioso, centro “focale” della convivialità, ma anche catalizzatore e complemento di un singolare menù da
leccarsi i baffi. Di altro significato i lavori che ci mostrano gli effetti residui dei fuochi che scoppiano e dei
quali non riusciamo a controllare l’evolversi, sia quelli nel nostro ambiente, sia quelli mostrati dai media in
tutto il mondo.
C’è anche il racconto mitologico della conquista del fuoco diverso da quello di Prometeo: esso fu
donato dalla Dea dell’oscurità, la Luna alla Donna per fare luce e riscaldarsi, ma Ella lo condivise con l’Uomo
che lo rese strumento di potere e lo usò per sfidare anche la divinità, è c’è una testimonianza della fatica
dell’uomo per procacciarsi il fuoco.

Un collegamento con l’esoterismo e la magia è nel lavoro che descrive il fuoco “ultravivente” che
accompagna da sempre il cammino dell’uomo.
Poi ci sono gli interessanti progetti sull’utilizzo del fuoco per produrre, per dare vita a nuove cose: il
racconto di una fonderia di alluminio, il lavoro dei carbonai che ancora resistono a fare il loro pesante e
prezioso mestiere, e quella preziosa ricerca, nella Lomellina di ricordi di fabbriche e ciminiere, ormai
abbandonati.

Il Presidente Il Presidente
ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA FOTOCLUB
FRASCAROLO LUCIS IMAGO
Claudio Babilani Luigi Feliziani

Si comincia per gioco. Le figure si alternano alle ombre, la luce penetra sugli oggetti, linee rette incontrano le linee curve e lo scatto nasce. Dapprima in posa nell’occhio della macchina paterna, poi scivola nelle mie mani e mi ritrovo a scattare ricercando grigi, bianchi, ombre, luci, sguardi con il desiderio di scattare una foto che parli, che racconti una storia, che susciti emozioni e rimanga negli occhi.  Fotografo amatoriale romana di origine, immersa nelle vestigia di Roma, nella sua architettura senza limiti di tempo, mi attrae la grande bellezza e ne rimango soggiogata. n una piccola camera oscura prendono vita volti, ritratti, paesaggi. La macchina fotografica è una fedele amica che mi accompagna in viaggi in paesi lontani conoscendo diverse culture. La fotografia diviene documento, ricordo, denuncia, rabbia, solidarietà e sofferenza. Accade di lasciare, di mettersi in pausa, ma all’improvviso sobbalza davanti una luce, un particolare, un’ombra, nasce l’emozione e torni a cercare la luce e la tua fotografia. Ho partecipato a mostre collettive, esposto in spazi privati alcuni progetti personali.

Il fuoco

Pensando al fuoco, si susseguono immagini terribili, case incendiate, foreste che bruciano, esplosioni che evocano morte, corpi abbandonati. E’ la guerra.   Ho scelto di immaginare la fiamma come passione, come custode di valori, di ideali, di sogni, di speranza, di ricordi. Il fuoco genera la speranza, si trasforma in gioia nella danza dei lapilli che fuoriescono dal vulcano. Ossessionata dalla banalità, cerco nella composizione qualcosa che dia profondità allo scatto e si trasformi in poesia. Ho pensato al mio scatto e lo ho realizzato. Ho cercato di trovare la forma nel fuoco, ho creato delle forme con un filo di ferro avvolto con carta ispirandomi a forme geometriche, il quadrato, il triangolo, la retta, il cerchio, l’infinito. Li ho appesi ad un filo ed il fuoco acceso mi ha regalato gli scatti della “forma nel fuoco”.  La fiamma ammalia, rapisce, appaiono maschere, volti, fantasmi, uomini, animali, si rincorrono emozioni, ricordi ed infiniti vortici di pensieri.