Nato a Roma vivo a Roma, sono padrone del mio tempo che divido equamente fra me e il mio prossimo. Oltre a molte altre cose, amo da sempre la fotografia in particolare la “Street” e la foto di viaggio, da un paio di anni frequento il mondo digitale scoprendo ogni giorno nuove risorse creative.
Quello che mi affascina di più, del fotografare, è l’estetica dell’immagine, le geometrie compositive, l’armonia dei colori, la luce che dipinge atmosfere, il “feeling” e il “mood”. Non so raccontare il dolore quindi niente poveri, clochard, extracomunitari e via dicendo, non negando ovviamente la sofferenza che abbonda purtroppo ovunque.
Per dirla semplicemente alla Garry Winogrand, famoso fotografo americano di Street : “Ogni foto è una battaglia tra forma e contenuto, fotografo per vedere come il mondo appare in fotografia” .
Aggiungo provocatoriamente una riflessione che mi ha colpito del filosofo massmediologo cecoslovacco Vilem Flusser (Filosofia della fotografia -Cortina editore),: “sono gli apparecchi sempre più evoluti che programmano l’universo fotografico, pertanto la “migliore fotografia” sarà quella in cui l’uomo è riuscito a sottomettere il programma fotografico “all’intenzione umana”; ne consegue che il compito di ogni critica fotografica dovrebbe essere quello di evidenziare, da una parte, come l’uomo si sforzi di padroneggiare l’apparecchio fotografico, dall’altra come gli apparecchi mirino ad assorbire le intenzioni umane.”