Max Lopez

Nato a Roma vivo a Roma, sono padrone del mio tempo che divido equamente fra me e il mio prossimo. Oltre a molte altre cose,  amo da sempre la fotografia  in particolare la “Street” e la foto di viaggio, da un paio di anni frequento il mondo digitale scoprendo ogni giorno nuove  risorse creative.

Quello che mi affascina di più, del fotografare, è l’estetica dell’immagine, le geometrie compositive, l’armonia dei colori, la luce che dipinge atmosfere, il “feeling” e il “mood”.  Non so raccontare  il dolore quindi niente poveri, clochard, extracomunitari e via dicendo, non negando ovviamente la sofferenza che abbonda purtroppo ovunque.

Per dirla semplicemente alla Garry Winogrand, famoso fotografo americano di Street  : “Ogni foto è una battaglia tra forma e contenuto, fotografo per vedere come il mondo appare in fotografia” .

Aggiungo provocatoriamente una riflessione che mi ha colpito del filosofo massmediologo  cecoslovacco Vilem  Flusser  (Filosofia della fotografia -Cortina editore),:  “sono gli apparecchi sempre più evoluti che programmano l’universo fotografico, pertanto la “migliore fotografia”  sarà quella in cui l’uomo è riuscito a sottomettere il programma fotografico  “all’intenzione umana”;  ne consegue che il  compito di ogni  critica fotografica   dovrebbe essere quello di evidenziare, da una parte, come l’uomo si sforzi di padroneggiare l’apparecchio fotografico, dall’altra come gli apparecchi mirino ad assorbire le intenzioni umane.”

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