David Saymour

Nato a Varsavia nel 1911 da una famiglia di ebrei polacchi (il padre è editore) , negli anni Trenta David Szymin – in seguito “Chim” – si stabilisce a Parigi dove intraprende la carriera fotografica e diventa amico di Robert Capa e Henri Cartier-Bresson. Fra il 1936 e il 1938 documenta la Guerra civile spagnola per poi spostarsi in Messico per testimoniare la fuga di un gruppo di rifugiati spagnoli repubblicani. Durante la Seconda guerra mondiale si arruola nella US Air Force e nel 1942 diventa cittadino naturalizzato statunitense (nello stesso anno i suoi genitori vengono uccisi dai Nazisti).  Nel 1947, con Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e William Vandivert fonda la Magnum Photos, una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo. Nel secondo dopoguerra, Seymour si impegna a documentare la vita degli orfani di guerra e dei piccoli rifugiati, tanto da essere ricordato come il fotografo dei bambini”. Una delle sue serie più celebri è, infatti, quella realizzata per conto dell’UNICEF, fondato proprio in quegli anni.  Dopo la morte di Robert Capa, diviene presidente di Magnum Photos, carica che manterrà fino al 1956 quando rimane ucciso a Suez mentre lavora a un reportage sul conflitto arabo-israeliano.