LA PANTASIMA – Maurizio Catini

LA PANTASIMA

Il ballo della Pantasima è una antica festa tradizionale del centro Italia che avviene alla fine dell’estate. La Pantasima o Mammoccia o La Signora è un fantoccio alto fino a tre metri costruito su di una intelaiatura di canne a forma di donna vestita di frasche, carta e stoffa, con all’interno un uomo che la anima. Compare dal buio, sorprende, spaventa ed incute timore a grandi e piccoli danzando alla musica che accompagna il suo saltarello. Si inchina, provoca, ammicca mentre dal suo corpo scoppiano fuochi d’artificio, mortaretti e fumogeni. Alla fine del suo ballo la strega deve morire, come ha termine l’estate, i lavori nei campi e con essi il caldo. Il fantoccio, decenni addietro, veniva bruciato: il fuoco distrugge il male, lo allontana ed è purificatore. Oggi sono i fuochi d’artificio a ricordare il falò.

Probabilmente questi riti derivano dagli antichi “funeralia” latini, feste che contadini e pastori celebravano accendendo fuochi in onore dei fauni, divinità dei boschi, metà uomo metà capra.